Roma, 24 dicembre 2024 – “È scandaloso constatare che nella Legge di Bilancio non siano stati stanziati fondi adeguati per la medicina generale. Così facendo, si mette in pericolo l’intero sistema di cure territoriali e si tradisce la fiducia di milioni di cittadini che ogni giorno si affidano ai medici di famiglia per la loro salute.” A lanciare l’allarme è il presidente dello SNAMI, Angelo Testa, che denuncia con forza l’assenza di misure concrete a sostegno della medicina del territorio.
“La medicina generale è la spina dorsale del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Senza investimenti adeguati, i medici di famiglia non possono rispondere alle crescenti richieste di assistenza, soprattutto in un momento in cui l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie croniche richiedono un potenziamento dei servizi territoriali, non il loro progressivo smantellamento,” aggiunge Federico Di Renzo, addetto stampa.
Un’altra grave criticità è rappresentata dall’utilizzo dei fondi del PNRR, che, secondo lo SNAMI, non affronta il problema in modo strutturale: “Il PNRR è stato presentato come la soluzione ai problemi della sanità, ma la realtà è ben diversa. Quei fondi sono destinati principalmente alla realizzazione di nuove strutture, come le Case di Comunità, e non per finanziare la medicina generale o rafforzare l’assistenza primaria. Ancora una volta, la medicina di famiglia resta la Cenerentola del sistema sanitario, relegata ai margini e priva di risorse adeguate.” aggiunge Simona Autunnali, tesoriera nazionale.
In questo contesto già critico, lo SNAMI sottolinea un ulteriore paradosso della Finanziaria: “Da un lato si promuove la flat tax per alcune categorie di lavoratori autonomi, dall’altro si continua a ignorare le difficoltà economiche dei medici convenzionati che operano nel territorio. I medici di famiglia, pur essendo una colonna portante del sistema sanitario, vengono esclusi da benefici fiscali significativi e al contempo soffrono l’assenza di investimenti e di un adeguato riconoscimento economico,” denuncia Gianfranco Breccia, segretario nazionale.
Secondo lo SNAMI, la mancanza di risorse si traduce in un progressivo impoverimento dei servizi offerti ai cittadini, in un aumento della pressione sugli ospedali e in un’ulteriore fuga dei giovani medici dal settore. “È inaccettabile che i medici di famiglia continuino a essere lasciati soli, con ambulatori sovraccarichi e senza strumenti adeguati per lavorare. Se questa tendenza non viene invertita, la medicina del territorio rischia di morire, e con essa si perderà un pilastro fondamentale della sanità pubblica,” chiosa Fabrizio Valeri, Vice Presidente.
Lo SNAMI chiede al Governo un’inversione di rotta immediata. “Non possiamo accettare che si continui a ignorare l’importanza della medicina generale. Servono finanziamenti adeguati per garantire personale, infrastrutture e tecnologie. La politica non può restare sorda a questo grido di allarme: la salute dei cittadini è in gioco.” conclude Matteo Picerna, vice segretario Nazionale.
link al comunicato Comunicato stampa 24 dicembre 2024
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